La transizione digitale e sostenibile delle imprese -- Come aiutare le aziende ad orientarsi con gli incentivi di Transizione 4.0 e 5.0
Fin dal primo iperammortamento nel 2017 il paradigma “Industry 4.0” ha permesso alle aziende di rinnovare un parco macchine un po’ datato e di capire l’importanza delle tecnologie abilitanti 4.0, anche grazie alla leva dell’incentivo pressoché automatico. Oggi con Transizione 4.0 l’incentivo è ancora presente, come credito d’imposta, seppure depotenziato, ma sono via via subentrati numerosi vincoli e complicazioni (dalle diciture, al documento di mantenimento dei requisiti, alle comunicazioni ex ante e ex post) che stanno rendendo l’automatismo non più così lineare e scontato.
Transizione 5.0, a fronte di agevolazioni pressoché doppie, ha poi aggiunto un ulteriore requisito di sostenibilità, in termini di riduzione effettiva dei consumi energetici e ulteriori oneri documentali e attestazioni da parte di soggetti espressamente riconosciuti dal decreto stesso (tra cui una certificazione contabile).
È naturale la perplessità delle aziende per capire quale sia l’incentivo migliore, anche a fronte delle conseguenti spese per certificazioni e attestazioni
Transizione 4.0 è ancora attuale e “viva”, ma le imprudenze del Superbonus 110% ne hanno minato le basi per l’accesso al credito. Inoltre, è evidente l’intento dei controlli AdE di puntare sulla parte documentale e formale più che sui contenuti tecnici (difficili da sostenere in contenzioso); probabilmente questa è anche la ragione delle nuove complicazioni (diciture, comunicazioni ex-ante ed ex-post, mantenimento requisiti, ecc.).
Transizione 5.0 è la naturale evoluzione di Transizione 4.0, dove l’ulteriore requisito richiede una manifesta riduzione dei consumi energetici, da certificare attraverso la figura del “valutatore indipendente”. Le aliquote di credito d’imposta e le modalità di resa (compreso il “traino” di impianti fotovoltaici) rendono però molto interessante questo Piano Industriale per le imprese.
Data
9 SETTEMBRE 2024 14,00-18,30
Destinatari
- Commercialisti ed Esperti Contabili
- Avvocati
- Notai
- Consulenti del lavoro
- Ingegneri
- Imprenditori
- Geometri
- Architetti
- Praticanti e Collaboratori di studio
Posti
fino ad esaurimento dei posti
Programma
Saluti Istituzionali
Presidente Fondazione Bresciana degli Studi Economico-Giuridici dott.ssa Elisabetta Bombana
Direttrice Generale ISFOR – Fondazione AIB dott.ssa Cinzia Pollio
Presidente Ordine Ingegneri Brescia ing. Laura Boldi
da Transizione 4.0 a Transizione 5.0
Prima parte: come complicare le cose semplici
Transizione 4.0 è ancora attuale e “viva”, ma le imprudenze del Superbonus 110% ne hanno minato le basi per l’accesso al credito. Inoltre, è evidente l’intento dei controlli AdE di puntare sulla parte documentale e formale più che sui contenuti tecnici (difficili da sostenere in contenzioso); probabilmente questa è anche la ragione delle nuove complicazioni (diciture, comunicazioni ex-ante ed ex-post, mantenimento requisiti, ecc.).
Cinzia Pollio Direttrice Generale ISFOR – Fondazione AIB
“Valutazione dell’impatto della twin transition nelle aziende con particolare riferimento alle persone che vi operano e alle competenze che saranno richieste”
Cristian Grego Esperto Transizione 4.0 membro UNI / CT 519 e UNI-UNINFO
“Breve storia da Industria 4.0 a Transizione 4.0; dall’incentivo automatico, alle regole introdotte in corso d’opera”
Paolo Gianoglio Direttore innovazione e sviluppo ICIM Group, membro UNI/CT 519 e UNI/CT 536, esperto Industry 4.0 “Dimostrazione e mantenimento dei Requisiti Tecnici; le attestazioni e le responsabilità delle imprese”
Gianluigi Prati Commercialista/Revisore dei Conti
“Accesso all’agevolazione; rating ESG; attività di controllo ex post di AdE”
Seconda parte: le macchine digitali e sostenibili
Transizione 5.0 è la naturale evoluzione di Transizione 4.0, dove l’ulteriore requisito richiede una manifesta riduzione dei consumi energetici, da certificare attraverso la figura del “valutatore indipendente”. Le aliquote di credito d’imposta e le modalità di resa (compreso il “traino” di impianti fotovoltaici) rendono però molto interessante questo Piano Industriale per le imprese.
Paolo Gianoglio Direttore innovazione e sviluppo ICIM Group, membro UNI/CT 519 e UNI/CT 536, esperto Industry 4.0 “Descrizione del Piano Transizione 5.0, modalità di accesso, criticità e scadenze”
Michele Ceddia Progepiter, Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) certificato Lead Auditor ISO 50001 e UNI 11352
“Il ruolo dell’EGE; l’identificazione dei processi e i piani di monitoraggio energetico; lo scenario controfattuale”
Maria Grazia Cerchia Consulente, Coordinatrice commissione economico-estimativa Ordine Ingegneri di Brescia
“L’importanza dell’ingegneria economica nella gestione dei progetti e degli investimenti ”
Giulia Bono Commercialista/Revisore dei Conti
“Il ruolo del revisore dei conti; la valutazione sulla reale convenienza di T 5.0”
Dibattito con domande e risposte
Moderatore Ugo Gecchelin CEO Team 4.0 srl, membro UNI/CT 519-500-526, estensore della UNI-UNINFO, della UNI/TR 11749:2020
Quote iscrizione
(compreso materiale didattico)
LA QUOTA È ESENTE IVA
ex art.10 c.1 n. 20 dpr 633/72 – solo se la fattura viene intestata ai professionisti (o studi professionali associati e STP) iscritti agli Ordini di Brescia (Dottori Commercialisti, Avvocati, Notai e Consulenti del Lavoro di Brescia); diversamente l’aliquota da applicare è del 22%.
quota unica € 35
Modalità di pagamento
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